lunedì 3 settembre 2012

Vivere senza lavorare o Lavorare senza vivere?

Vivere senza lavorare o lavorare senza vivere? Cosa scegliereste tra le due alternative?
Io ho vissuto entrambe le situazioni, e preferisco di gran lunga la prima.
Infatti solo quando non si lavora, o almeno non si lavora 9 ore al giorno facendo sempre le solite cose, sottopagati, si vive a pieno la vita.
Nei periodo in cui lavoro, ho soldi per uscire e comprarmi parecchie cose, ma alla fine chi ha voglia di uscire di casa, dopo aver passato 10 o 11 ore fuori di casa?
E poi che senso ha continuare a comprare cose solo per alimentare l'implcabile sistema capitalistico?
Insomma se ho già tutto, e quasi tutti ormai hanno già tutto, perchè dobbiamo venderci per comprare cose inutili di cui possiamo fare benissimo a meno?
Cinque giorni a settimana con 20 giorni di vacanza all'anno sono 260 giorni, in cui non siamo liberi, ma siamo alla mercè di nostri capi, facendo un lavoro sottopagato, perchè costretti dalla necessità.
E quando non si lavora si è finalmente liberi, non è vero che non lavorare significa non fare nulla.
Prendersi cura della propria salute e del proprio corpo è impossibile quando si è impegnati 11 ore al giorno in qualcosa che dobbiamo fare per forza.
Non trovare tempo per alimentare le proprie passioni non è forse un lasciarsi morire lentamente?
Uno schiavo con un vestito di Armani, è forse meno schiavo di uno che ha i vestiti comprati al mercato?
Il primo passo per rendersi indipendente dal lavoro è avere un posto dove vivere, una casa, un camper o qualcosa del genere, e poi pensare a procurarsi un budget per il cibo.
Purtroppo la situazione di partenza fa la differenza, chi ha una famiglia benestante alle spalle, parte avvantaggiato.
Una volta che si ha casa, si possono trovare modi per procurarsi qualche soldo, come ad esempio affittare una stanza o fare qualche lavoro part-time o iniziando qualche progetto personale che nel breve-medio termine potrebbe diventare remunerativo.






2 commenti:

  1. vaglielo a dire ai borghesucci talmente drogati dal sistema che si sentono pure realizzati a lavorare 10 ore al giorno, con "responsabilità" inventate che in realtà sono solo catene mentali (aaah, ho la responsabilità dei clienti-del progetto-del negozio...), poi magari le responsabilità vere tipo figli o salute neanche sanno cosa siano

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  2. La via di mezzo sarebbe l'ideale...Spesso, la via di mezzo non c'è...e non c'è scelta, si deve lavorare per forza almeno chi non ha qualcuno alle spalle a pagargli non solo le uscite e il divertimento ma le bollette e i beni di prima necessità. Lavorare per vivere, o almeno per far vivere chi amiamo se non noi stessi.

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